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Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell'Involucro e dei serramenti

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Attacco al 55%: approfondimento n.3 PDF Stampa E-mail
31 ottobre 2011

Nessuna rimodulazione del periodo di detrazione. Il costo unitario massimo e l’abbassamento al 41% rende inefficaci le detrazioni.

 

 

 

 

 

 

Nessuna rimodulazione del periodo di detrazione
Il costo unitario massimo, ovvero una scelta dirigista contro il mercato
L’abbassamento al 41% rende inefficaci le detrazioni

 

  • Il 25 ottobre Uncsaal ha diffuso un primo comunicato stampa (leggi qui) di commento alla bozza del Decreto Sviluppo attualmente in esame da parte del Governo, nel quale si denunciava, punto per punto, l’attacco al 55% per quanto riguarda porte, finestre e vetrine comprensive di infissi.
  • Il 26 ottobre è stato diffuso l’Approfondimento n.1 (leggi qui) relativo all’introduzione dell’obbligo di installazione di sistemi di termoregolazione contestualmente al cambio degli infissi.
  • Il 27 ottobre FederlegnoArredo ha diffuso un comunicato stampa sulle penalizzazioni al 55% introdotte dalla bozza del Decreto Sviluppo (leggi qui).
  • Il 27 ottobre Uncsaal, con l’Approfondimento n.2 (leggi qui), Uncsaal è infine tornata su un altro importante aspetto che la bozza del decreto “Sviluppo”, non contempla, ovvero l’estensione delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici anche ai beni strumentali e ai soggetti pubblici non assoggettati all’Ires.

 

Con l’Approfondimento n.3 intendiamo fissare l’attenzione su tre aspetti che incidono pesantemente sull’efficacia complessiva delle detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici attraverso la sostituzione delle finestre con infissi ad alte prestazioni energetiche:

 

• Il periodo di detrazione resta fissato in 10 anni.
• Il costo unitario massimo, ovvero una scelta dirigista contro il mercato
• L’abbassamento al 41% dell’aliquota per le finestre

 

Analizziamo queste due tabelle:

 

Tabella 1.
Sostituzione di serramenti in singola unità immobiliare (villetta monofamiliare/appartamento di 91,7 mq – superficie serramenti 12,6 mq, contribuente privato) Regolamentazione secondo quanto stabilito dalla Bozza del Decreto Sviluppo.

 

 

 

 

 

Tabella 2.
Sostituzione di serramenti in singola unità immobiliare (villetta monofamiliare/appartamento di 91,7 mq – superficie serramenti 12,6 mq, contribuente privato) Regolamentazione secondo quanto richiesto dalle Associazioni di riferimento.

 

 

*Prezzi medi di riferimento conformi alle indicazioni ENEA

 

 

Come evidenziato nelle due tabelle le discrepanze fra l’impostazione contenuta nella bozza del Decreto Sviluppo e quella richiesta dalle Associazioni del settore sono molto evidenti.

Tutto il fronte associativo del comparto delle costruzioni ha infatti da tempo richiesto al governo una rimodulazione del periodo di detraibilità da 5 a 10 anni, rispetto ai 10 anni vigenti attualmente e confermati dalla bozza del Decreto Sviluppo. La rimodulazione in un tempo minore permetterebbe al consumatore il recupero del credito maturato nei confronti dello stato e renderebbe molto più appetibili le detrazioni.


Ma non solo, l’introduzione di un costo unitario massimo oltre a rappresentare una scelta dirigista da parte del governo, crea evidenti problematiche:

Il costo massimo non tiene conto delle zone climatiche che richiedono serramenti con diverse prestazioni termiche e conseguentemente diversi prezzi. Da un lato nelle zone climatiche “calde” il prezzo massimo potrebbe produrre un rialzo capzioso dei prezzi, dall’altro, nelle zone climatiche fredde il consumatore sarebbe penalizzato non potendo detrarre kl’effettivo costo al metro quadro dei serramenti installati.

 

Peraltro l’introduzione di un costo unitario massimo potrebbe produrre un risultato negativo per l’erario, infatti aziende poco serie potrebbero ricorrere alla pratica dello scorporo del prezzo fra quanto effettivamente pagato dal consumatore e quanto dichiarato.
Va inoltre sottolineato come l’introduzione del costo unitario massimo risulti ancora più incomprensibile in presenza di un tetto massimo di spesa (che passerebbe da 60.000 a 40.000 euro).
C’è poi da chiedersi se nel costo unitario massimo dell’intervento andrebbero indicati anche i costi sopportati per le opere idrauliche derivanti dall’installazione delle valvole termostatiche.
Infine, per i costi massimi indicati nella bozza, non sarebbe neppure prevista una indicizzazione all’inflazione nel triennio 2012-2014.

 

 

L’abbassamento al 41% rende inefficaci le detrazioni
Se il fronte delle Associazioni di rappresentanza del sistema finestre si erano manifestate disposte ad accettare una rimodulazione dell’aliquota da anni fissata al 55%, l’abbassamento di ben 14 punti è talmente dirompente e ingiustificato fino al punto di rendere inefficaci le detrazioni.

 

 

Sintesi finale
Uncsaal ribadisce quindi come condizioni indispensabili per garantire un reale supporto al comparto italiano dei serramenti, l’abolizione dell’obbligo di installazione congiunta di sistemi di termoregolazione e il recepimento dei quattro punti condivisi dall’intero fronte italiano dei produttori di infissi:

 

1. Conferma del provvedimento legislativo relativo agli incentivi per 4 anni (dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2015).
La bozza del decreto sviluppo prevede il rinnovo delle detrazioni dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2014.

 

2. Possibilità di recupero del credito da parte del contribuente modulabile dai 5 ai 10 anni.
La bozza del decreto confemerebbe il recupero in solo 10 anni.

 

3. Estensione del provvedimento anche ai beni non strumentali e individuazione di forme di applicazione del provvedimento anche ai soggetti pubblici non assoggettati all’IRES.
La bozza del decreto non prevede alcuna estensione dei soggetti in grado di accedere alle detrazioni.

 

4. Conferma dell’attuale aliquota del 55%.
La bozza del decreto fisserebbe al 41% l’aliquota spettante alle finestre.

 
2 punti srl