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Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell'Involucro e dei serramenti

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Attacco al 55%: approfondimento n.1 PDF Stampa E-mail
26 ottobre 2011

Valvole termostatiche e serramenti: una commedia dell'assurdo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ieri Uncsaal ha diffuso un primo comunicato stampa (leggi qui) di commento alla bozza del Decreto Sviluppo attualmente in esame da parte del Governo, nel quale si denunciava, punto per punto, l’attacco al 55% per quanto riguarda porte, finestre e vetrine comprensive di infissi.

 

Con l’approfondimento n.1, Uncsaal intende tornare su un basilare aspetto contenuto nella bozza del decreto, aspetto che contribuisce ad annullare di fatto l’efficacia degli incentivi per i serramenti: l’obbligo di installazione di sistemi di termoregolazione.

 

 

Cosa sono le valvole termostatiche?

 

Sono dei termostati digitali da posizionare in sostituzione delle vecchie manopole manuali, e permettono, se ben programmate, di programmare e controllare la temperatura di ogni singola stanza in modo diverso, in base all'orario ed all'utilizzo della camera a seconda delle proprie esigenze. Alle valvole poi dovrebbero essere associati dei contabilizzatori a lettura diretta o dei ripartitori a lettura indiretta.

 

 

Problematica aggravio dei costi.

 

Il costo iniziale delle valvole termostatiche è più alto delle tradizionali manopole (sui 100 Euro a valvola). Inoltre si rende necessario smontare i radiatori facendo eseguire l’intervento da un idraulico.
Ma non solo: bisogna tenere conto che per modificare e togliere le vecchie valvole e installare le nuove è necessario abbassare l’impianto (altrimenti si allaga l’appartamento appena si toglie una valvola).
Si può richiedere al condominio di far abbassare l’impianto (temporaneamente, quando si ristruttura un appartamento si fa) ma va considerato che ciò implica costi aggiuntivi per chi deve far eseguire l’abbassamento (alcune amministrazioni fanno pagare anche 200 euro per questo intervento perché ovviamente è necessario che intervenga il gestore dell’impianto).
Inoltre sarebbe comunque necessario far intervenire un idraulico per smontare i radiatori e sostituire un pezzo di tubatura.

 

 

Problematica condomini.

 

Il problema principale determinato dall’installazione di valvole termostatiche risiede nel fatto che all’interno del condominio non può decidere il singolo condomino, bensì è necessario un intervento condiviso dall’unanimità dell’assemblea condominiale. Questo perché è necessario impostare un diverso sistema di lettura dei consumi. A questo scopo infatti alle valvole termostatiche sono associati dei contabilizzatori o ripartitori per ripartire le spese.
Questo aspetto è importante perché un singolo condomino può decidere di cambiare in maniera autonoma le finestre e non può essere condizionato dall’approvazione dell’assemblea condominiale sulle valvole termostatiche.
Va sottolineato come l’abbassamento dell’impianto provochi disagio per gli altri condomini (durante l’abbassamento l’impianto di riscaldamento deve essere disattivato).
Si potrebbe infine anche immaginare che un condomino che cambia le finestre metta anche le valvole senza farle funzionare realmente in attesa che il condominio deliberi (assurdo ma possibile) il cambiamento di modalità di lettura dei consumi.



In estrema sintesi: per cambiare le finestre ed usufruire del 55% il consumatore dovrebbe chiamare il serramentista e l’idraulico. (Nel costo unitario massimo dell’intervento andrebbero indicati anche i costi sopportati per le opere idrauliche?)
Va infine ricordato che nella precedente legislazione del 55%, l’obbligo di previsione delle valvole termostatiche era legato alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione (richiesta giusta e ragionevole) mentre ora questo intervento è reso obbligatorio solo per la sostituzione dei serramenti.
Ovvero una commedia dell’assurdo.

 

 
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