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Attacco al 55%: approfondimento n.2 PDF Stampa E-mail
27 ottobre 2011

Non estendere le detrazioni ai beni strumentali e ai soggetti pubblici non assoggettati all’Ires significa varare un provvedimento zoppo

 

 

 

 

 

 

Il 25 ottobre Uncsaal ha diffuso un primo comunicato stampa (leggi qui) di commento alla bozza del Decreto Sviluppo attualmente in esame da parte del Governo, nel quale si denunciava, punto per punto, l’attacco al 55% per quanto riguarda porte, finestre e vetrine comprensive di infissi.

Ieri è stato invece diffuso l’Approfondimento n.1 (leggi qui) relativo all’introduzione dell’obbligo di installazione di sistemi di termoregolazione contestualmente al cambio degli infissi.

 

Con l’approfondimento n.2, Uncsaal intende tornare su un altro importante aspetto che la bozza del decreto “Sviluppo”, non contempla, ovvero l’estensione delle detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici anche ai beni strumentali e ai soggetti pubblici non assoggettati all’Ires.

 

In un momento di crisi come l’attuale la propensione alla spesa (seppur in parte agevolata) da parte di singoli proprietari di unità immobiliari risulta particolarmente bassa e lo sarà anche per gran parte del 2012, mentre offrire l’opportunità di riqualificare energeticamente il patrimonio immobiliare detenuto dai grandi gestori finanziari e industriali potrebbe rappresentare un circuito virtuoso per:

 

  • Riqualificare energeticamente una parte significativa di patrimonio immobiliare italiano, sia esso costituito da appartamenti ad uso residenziale, sia esso costituito da terziario.
  • Produrre una rivalutazione del valore del patrimonio immobiliare italiano.
  • Produrre maggior gettito per l’erario.

     

Se stimiamo che l’intero valore degli investimenti in recupero del patrimonio non residenziale privato valgano 17 miliardi di euro, una estensione delle detrazioni fiscali ai beni strumentali potrebbe produrre un incremento del 40-50% di tali investimenti, dando conseguentemente fiato alla ripresa del mercato in questo settore.

 

Inoltre se il Legislatore individuasse forme utili ad estendere gli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici anche ai soggetti pubblici non assoggettati all’Ires, prevedendo, per esempio, che gli importi da detrarre siano scalati dalle utenze energetiche, è ipotizzabile un incremento del 30% del valore degli investimenti nel non residenziale pubblico attualmente stimato in 5 miliardi di euro.

 

Come ricordato nel comunicato stampa del 25 ottobre, Uncsaal stima che per il 2012, uno scenario che prevedesse un sostanziale depotenziamento del 55% come contenuto nella Bozza del Decreto Sviluppo, comporterebbe una netta contrazione del mercato, stimabile in un 27%, che potrebbe provocare la chiusura di oltre 200 Aziende produttrici di serramenti e l'esubero di 7.500 dipendenti.

 
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