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MERCOLEDI’ 18 MARZO

Ore 14.00 La EN 13830, la nuova norma per le facciate continue
Organizzato da Nuova Finestra e Guidafinestra.it
A cura di Paolo Rigone – Unicmi
Padiglione 3 – Stand M11_N20 - Area Forum

 

E’ attesa entro l’estate 2015 la pubblicazione della nuova EN 13830, norma di prodotto delle facciate continue. Il documento ha infatti terminato da poco il suo iter approvativo con lo straordinario risultato che vede il voto positivo del 100% dei Paesi Membri.
La revisione finale prevede una sostanziale modifica dello scopo, specificando che la marcatura CE copre l’intero kit (che ai sensi del CPR 305/11 include anche i fissaggi alla struttura principale dell’edificio); si allarga anche l’ambito di applicazione alle facciate inclinate e a quelle con incollaggio strutturale della vetrazione (SSGS).
Per uniformarsi alle leggi dei diversi stati membri alcune caratteristiche essenziali sono state aggiunte e nuovi Annessi sono stati introdotti al fine di fornire metodi di test condivisi, trattare la durabilità di alcune caratteristiche e, soprattutto, descrivere le regole di estendibilità dei risultati.
Non da ultimo, l’Annex ZA relativo alla marcatura CE è stato aggiornato ai sensi di quanto previsto dal CPR 305/11.


GIOVEDI’ 19 MARZO

Ore 10.00 La “1090” e il costruttore di involucro e serramenti.
Le opere da marcare CE e quelle da non marcare
Organizzato da Nuova Finestra e Guidafinestra.it
A cura di Paolo Rigone – Unicmi
Padiglione 3 – Stand M11_N20 - Area Forum

 

A seguito dell’entrata in vigore lo scorso luglio della EN 1090, nelle sue tre parti, si è aperto il forte dibattito sull’ambito di applicazione. Le associazioni di categoria sono state spesso chiamate a fornire pareri che si basano su documenti provenienti da fonti ufficiali CEN. Gli stessi gruppi di lavoro europei con mandato in ambito strutturale hanno emanato documenti che tentano di specificare quali siano le condizioni necessarie all’applicazione della suddetta norma di prodotto.
L’industria dell’involucro e del serramento sta affrontando le difficoltà generate da questo regime di incertezza, legato soprattutto alla circolazione di documenti di diversa natura e origine che si contraddicono tra loro. In questo seminario si presenta la situazione cercando di fornire una visione d’insieme del problema, stabilendo quelli che sono ad oggi i punti fissi, indiscutibili, sull’applicazione della EN 1090 in relazione all’industria dell’involucro e del serramento.


VENERDI’ 20 MARZO

Ore 10.00 Il recladding degli edifici esistenti
Organizzato da Nuova Finestra e Guidafinestra.it
A cura di Paolo Rigone – Unicmi
Padiglione 3 – Stand M11_N20 - Area Forum

 

Per recladding si intende tecnicamente il rifacimento parziale o totale delle pareti esterne di un edificio tramite la sovrapposizione e o sostituzione, parziale o totale, della facciata sia nelle sue parti trasparenti che opache.
L’origine della parola è anglosassone, deriva dal verbo to clad, vestire, ed è senza dubbio molto sintetica (molto efficace) quindi letteralmente in italiano dovremmo dire rivestire.
Perchè recladding? In Italia esiste un enorme stock immobiliare costituito da uffici obsoleti ed esteticamente discutibili («brutti»). L'opzione di demolire e ricostruire è in molti casi troppo costosa, con forte impatto ambientale e difficile (vincoli di diversa natura).
In termini di domanda il mercato immobiliare è praticamente saturo, occorre puntare sulla riqualificazione dello spazio esistente. Le nuove normative di risparmio energetico impongono che gli edifici esistenti siano ristrutturati con criteri che efficienza energetica.
Il recladding opera mediante l’utilizzo di appropriati pacchetti tecnologici, costituiti da materiali differenti, di qualità elevata, ma tra di loro integrati e coordinati.
Nella maggior parte dei casi gli interventi permettono di aumentarne, ad esempio, l’isolamento acustico o termico e la sicurezza in uso.
 

 
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