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Riforma del codice degli Appalti Pubblici: pagamento diretto subappaltatori, avvalimento, valorizzazione fase progettuale, sistemi di qualificazione 18 novembre 2015

Appalti: maggiori tutele per le piccole imprese

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una iniziativa nata grazie all’impegno del Socio Franco Daniele (Tecnostrutture Srl) e dell'Ufficio Studi Economici di Unicmi

Appalti: il governo accoglie Ordine del Giorno che prevede maggiori tutele per le piccole imprese

 

 

 

Un ordine del giorno accolto dal Governo durante l'esame alla Camera della legge delega sugli appalti pubblici potrebbe essere foriero di una positiva novità per le PMI, in particolare del comparto delle costruzioni, che in qualità di sub fornitori o sub appaltanti sono state spesso costrette a fare i conti in questi anni con crisi di liquidità, sofferenze fino addirittura a fallimenti a causa degli inadempienze contrattuali da parte di talune imprese appaltatrici che si sono aggiudicate i lavori da parte della Pubblica Amministrazione, magari attraverso offerte al minimo ribasso.

 

L'ordine del giorno dei deputati del Pd Simonetta Rubinato ed Enrico Borghi (capogruppo in commissione Ambiente e lavori pubblici) impegna infatti il Governo ad introdurre mediante la normativa delegata il Documento unico di regolarità fornitori (Durf), uno strumento mediante il quale l’impresa appaltatrice deve dimostrare alla stazione appaltante, al fine di percepire l'ammontare del secondo SAL, gli avvenuti pagamenti dei propri fornitori di beni e prestatori di servizi, in mancanza del quale i subappaltatori e subfornitori devono essere pagati direttamente dalla Pubblica Amministrazione committente. “Si tratta di uno strumento che ci è stato suggerito da uno dei tanti imprenditori veneti colpiti dall'inadempienza del proprio committente, il quale pur avendo ricevuto il pagamento da parte della PA poi, invece di pagare i propri fornitori, ha chiesto il concordato preventivo. – spiega l’on. Rubinato – Se attivato, il Durf, che ha la stessa filosofia del documento di regolarità contributiva (il già noto Durc), garantirà tutele maggiori e più incisive per le piccole e medie imprese nel settore degli appalti pubblici, cui poi si adeguerà anche il settore privato. In questo modo si scoraggiano inoltre a monte le società malintenzionate a partecipare agli appalti al minimo ribasso”.

 

 

Il testo dell’Ordine del Giorno

 

La Camera,

premesso che:    

il provvedimento in esame alla lettera ppp) prescrive l'introduzione di una disciplina specifica per il subappalto che dovrà applicarsi a tutti i contratti di lavori, servizi e forniture;     

la disciplina dovrà prevedere in particolare, l'obbligo per il concorrente di indicare in sede di offerta le parti del contratto di lavori che intende subappaltare; l'espressa individuazione dei casi in cui vige l'obbligo di indicare, in sede di offerta, una terna di nominativi di subappaltatori per ogni tipologia di attività prevista in progetto; l'obbligo di dimostrare l'assenza in capo ai subappaltatori indicati di motivi di esclusione; l'obbligo per la stazione appaltante di procedere al pagamento diretto dei subappaltatori in caso di inadempimento da parte dell'appaltatore o anche su richiesta del subappaltatore, e se la natura del contratto lo consente, per i servizi, le forniture o i lavori forniti;

al fine di prevedere una maggiore tutela dei fornitori di beni e prestatori di servizi nonché del committente, andrebbe valutata l'opportunità di disciplinare, sulla scorta di quanto prevede la normativa vigente in relazione al pagamento dei contributi attraverso la presentazione del documento unico di regolarità contributiva (DURC), l'introduzione di un Documento Unico di Regolarità Fornitori (DURF) finalizzato ad attestare il regolare pagamento dei fornitori di beni e prestatori di servizi con riguardo al primo stato avanzamento dei lavori;

in conseguenza dell'introduzione del Documento Unico di Regolarità Fornitori, dopo l'incasso del primo SAL, l'impresa, al fine di percepire l'ammontare del secondo SAL, dovrebbe esibire la quietanza di pagamento del fornitore (senza distinzione tra fornitore o subappaltatore) e, in mancanza di pagamento da parte dell'impresa, i fornitori di beni e prestatori di servizi sarebbero pagati direttamente dalla stazione appaltante;

anche secondo l'Ufficio Studi UNICMI, «la questione dei tempi di pagamento, in qualità di sub fornitori o subappaltanti, è stata una delle componenti che hanno inciso nel determinare prima crisi di liquidità, poi sofferenze e fallimenti di migliaia di PMI nel comparto delle costruzioni»;

secondo i dati del predetto Ufficio Studi, «complessivamente da marzo 2008 a marzo 2015, l'edilizia ha perso un quarto della forza lavoro (460.400 occupati in meno), di cui 87.053 imprenditori e 373.374 lavoratori» ed è quindi necessario che il legislatore ricerchi tutele maggiori e più incisive per le PMI (anche in qualità di sub fornitori o subappaltanti) anche riguardo al settore degli appalti da parte della Pubblica amministrazione,

 

impegna il Governo

 

ad introdurre mediante la normativa delegata, ovvero le Linee guida previste al comma 5 dell'articolo 1, il Documento Unico di Regolarità Fornitori mediante il quale l'impresa deve dimostrare gli avvenuti pagamenti dei fornitori di beni e prestatori di servizi ed in mancanza del quale questi ultimi devono essere pagati direttamente dalla stazione appaltante. 9/3194-A/58.

 

Rubinato, Borghi.

 

 
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