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Commissioni riunite Ambiente e Finanze PDF Stampa E-mail
26 settembre 2013

Una risoluzione per stabilizzare le detrazioni per la riqualificazione energetica e antisismica

 

 

 

 

 

 

 

Dalla Camera dei Deputati, oggi 26 settembre, un segnale importante: le commissioni riunite Ambiente e Finanze hanno approvato all’unanimità una risoluzione bipartisan per la stabilizzazione dell’eco-bonus del 65% e l’allargamento della platea degli interventi che possono godere di tale agevolazione.


La risoluzione è stata sottoscritta da tutti i gruppi politici ed impegna il Governo ad assumere iniziative urgenti per mettere in sicurezza e riqualificare dal punto di vista energetico il patrimonio edilizio nazionale, sia privato che pubblico, con specifiche norme da inserire nella legge di stabilità.


“La risoluzione – ha dichiarato Ermete Realacci Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera- impegna l’esecutivo a stabilizzare ed estendere l’eco-bonus, a garantire agli interventi di riqualificazione energetica e alla messa in sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare un effettivo vantaggio rispetto alle altre agevolazioni per l’edilizia, tenendo fermo l'attuale parametro che prevede una differenza di 15 punti percentuali fra eco-bonus e agevolazione riconosciuta per gli ordinari interventi di ristrutturazione”.


La risoluzione prevede inoltre che siano ampliati i soggetti fruitori dell’eco-bonus, includendo tra aventi diritto anche gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, quelli relativi alla riqualificazione energetica di edifici interi, gli interventi di consolidamento antisismico degli edifici ricadenti in aree al alta pericolosità sismica che, per ragioni di tipo amministrativo, non rientrano ancora nelle zone 1 e 2 di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, e gli interventi di consolidamento antisismico dei beni immobili strumentali e delle strutture alberghiere.

Uncsaal-UNICMI e Acai-UNICMI condividendo in pieno gli intendimenti e i contenuti della risoluzione delle due commissioni della Camera, sottolineano come la riqualificazione energetica degli edifici e la loro messa in sicurezza antisismica, rappresentino le due vere priorità, non solo per far ripartire il settore delle costruzioni e l’economia del Paese ma soprattutto per mettere a norma uno dei patrimoni edilizi europei più energivori e più esposti alle conseguenze di eventi tellurici.

 

 

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