Rischio sismico degli edifici
rischio sismico degli edifici 9 settembre 2016

Professori ed esperti: ‘ridurlo è possibile’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Numerosi docenti universitari, esperti nel campo della manutenzione antisismica e rappresentanti di organismi culturali del settore, hanno sottoscritto un appello affinché la ‘classe politica’ proceda in tempi brevi a varare un “Piano di Manutenzione e Prevenzione Antisismica” al fine di avviare concretamente una consistente riduzione del rischio sismico degli edifici in Italia.

 

I firmatari sono convinti che, se un tale Piano non venisse attuato, il nostro Paese continuerà a piangere migliaia di morti e a spendere miliardi di euro per le ricostruzioni dopo gli eventi sismici, che immancabilmente si verificheranno nei prossimi anni.

 

Ricordano infatti che, per gli eventi sismici, in Italia negli ultimi 116 anni e con cadenza inferiore al decennio, sono stati registrati complessivamente circa 150.000 morti e 300.000 feriti con una spesa di oltre 300 miliardi di euro per le ricostruzioni.

 

Ecco l’Appello di tecnici e ricercatori sul terremoto:

 

“Ci rivolgiamo alla “CLASSE POLITICA” affinché non si ripetano gli errori commessi, anche in buona fede, che hanno ritardato di alcuni anni la ricostruzione dell’Aquila. Solo dopo una correzione di rotta, avvenuta in Parlamento e voluta con determinazione dall’allora Ministro della Coesione, si è potuta avviare la ricostruzione del Centro Storico.

 

Nella concitazione del dopo terremoto il Governo del tempo, per dare risposte rapide, aveva chiesto al Parlamento di approvare una legge, che, tra tante cose buone, conteneva norme ritardatrici della ricostruzione. Riteniamo infatti che vanno prese decisioni che favoriscano la ricostruzione in tempi brevi senza stravolgere l’ordinamento giuridico dello Stato. Nel contempo va avviato un “Piano Nazionale di Manutenzione e Prevenzione Antisismica”, annunciato più volte dai Governi e poi messo nel dimenticatoio.

 

In Italia si procede con l’emergenza in tanti settori spesso solo per evitare l’applicazione delle leggi, che normalmente sono le più rigorose in Europa e forse nel Mondo. In una tale situazione si danno messaggi negativi alla società civile, che spesso, nelle sue frange senza scrupoli, reagisce commettendo reati gravissimi, che spesso vengono alla luce solo dopo i disastri.

 

Finalmente si passa dalle parole ai fatti. È stato nominato Vasco Errani, Commissario per la ricostruzione, con esperienza di governo nel territorio, attivo e rigoroso, che ha dimostrato buone capacità organizzative nella ricostruzione dopo il sisma in Emilia Romagna; dove però a quattro anni dall’evento l’opera non è ancora conclusa. Ciò significa che il Commissario non può scavalcare tutti gli organi istituzionali e le leggi generali. Il Governo, tramite i suoi organi, dovrà assistere, coordinare le Regioni e controllare l’esecuzione delle opere, a garanzia dello stesso Commissario.

 

Il “Piano Nazionale di Manutenzione e Prevenzione Antisismica” va affidato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che collaborerà con gli Enti territoriali, con la continua assistenza e consulenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che dovrà essere dotato di una Sezione dedicata all’argomento.

 

Il Piano va finanziato con un programma di investimenti a lungo termine, almeno ventennale, nella profonda convinzione che questi saranno finanziati dai risparmi sulle spese delle ricostruzioni dopo i terremoti del futuro.

 

I sottoscritti, certi della sensibilità del Governo e di tutto il Parlamento, si dichiarano disponibili a ogni eventuale tipo di collaborazione intellettuale, pur di conservare nel migliore dei modi il nostro inimitabile Paese”.

 

 

Primi Firmatari

 

Prof. Ing. Aurelio Misiti, Presidente del Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione; già Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Dott. Ing. Marcello Mauro, già Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Prof. Ing. Franco Braga, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Sapienza Roma

Prof. Ing. Lugi Materazzi, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Università di Perugia

Dott. Ing. Paolo Cannavò, Vice Presidente FECC, Federazione Europea dei Manager delle Costruzioni

Prof. Arch. Manlio Vendittelli, Ordinario di Urbanistica, Sapienza Roma

Prof. Arch. Rosario Pavia, ordinario di Urbanistica, Università Chieti e Pescara

Prof. Ing. Remo Calzona, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Sapienza Roma

Prof.ssa Maria Rosaria Boni, Ordinario di Ingegneria Sanitaria Ambientale, Sapienza Roma

Prof. Dott. Alberto Prestininzi, Ordinario di Geologia Applicata, Sapienza Roma

Dott. Ing. Francesco Pittoni, Vice Presidente del Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione

Dott. Angelo Artale, Segretario Generale della Federazione Industrie per le Costruzioni

Prof. Ing. Enzo Siviero, Rettore dell’Università E. Campus.

Geom. Adriano Biraghi, Vice Presidente del Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione

Dott. Giorgio Germani, Presidente dell’Associazione Nazionale Quadri della Pubblica Amministrazione

Prof. Dott. Gianni Mattioli, Fisico, Sapienza Roma.

Prof. Arch. Ottavio Amaro, Associato in Progettazione Architettonica e Urbana, Prorettore delegato alla programmazione edilizia, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria

Prof. Arch. Massimo Lauria, Associato di Tecnologia dell’Architettura, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria

Prof. Dott. Romano Benini, Link Campus University di Roma

Prof. Pier Paolo Balbo di Vinadio, Professore Ordinario di Architettura del Paesaggio e Urbanistica, Sapienza Roma

Dott. Arch. Giuseppe Rizzuto, Segretario Coordinatore di ITACA - Associazione Federale delle Regioni e delle Province Autonome

Dott. Arch. Luca Zevi, Architetto e Urbanista

Prof. Ing. Francesco Gallerano, Ordinario di Idraulica, Sapienza Roma

Prof. Ing. Roberto Di Marco, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, IUAV Venezia

Prof. Ing. Ezio Giuriani, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Università di Brescia