Edilizia scolastica
miur firma il decreto per l'edilizia scolastica: stanziati dal governo 150 milioni
9 luglio 2014

Nuovi cantieri, messa in sicurezza e manutenzione: investimenti per un miliardo di euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il piano di edilizia scolastica, preannunciato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel suo discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio 2014, si è finalmente trasformato in provvedimenti legislativi concreti divisi in tre principali filoni: 404 cantieri per la costruzione di nuove scuole (#scuolenuove), 400 milioni di euro per la messa in sicurezza (#scuolesicure) e oltre 7.000 interventi di manutenzione (#scuolebelle) in altrettanti edifici scolastici.

Complessivamente gli interventi coinvolgeranno 20.845 edifici scolastici per investimenti pari a 1.094.000.000 di euro.

 

Deroga al patto di stabilità
In due diversi decreti sono stati individuati 404 Comuni che potranno effettuare pagamenti per le ristrutturazioni di edifici scolastici senza conteggiarli nei saldi di bilancio rilevanti per il Patto di Stabilità. Si liberano così 224.000.000 di euro in due anni.

 

Sicurezza
I Comuni hanno tempo fino al 30 Ottobre per aggiudicare gli appalti per la messa in sicurezza e l’agibilità nelle scuole. I finanziamenti arriveranno con 400.000.000 di euro già individuati dal Cipe riprogrammando l’utilizzo del fondi UE di sviluppo e coesione. In gioco ci sono 2.480 interventi secondo un programma avviato dal decreto “Fare” approvato dal precedente Esecutivo.

 

Manutenzione
Una terza tranche da 110.000.000 di euro sarà destinata a piccoli interventi di manutenzione, decoro e ripristino funzionale in 7801 plessi scolastici. Anche in questo caso le risorse arrivano dalla riprogrammazione operata dal Cipe. Secondo i programmi governativi, su questo capitolo interverranno altri 300.000.000 i euro nel 2015 per finanziare 10.160 interventi.

 

Tutti i sindaci che hanno risposto all'appello del presidente del Consiglio del 3 marzo scorso segnalando interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili, finanziati completamente con fondi propri e per i quali sbloccare il patto di stabilità, hanno infatti trovato accoglimento nei Dpcm approvati in giugno: i sindaci riceveranno la comunicazione dalla Ragioneria dello Stato secondo le procedure gestionali ordinarie di sblocco del patto per l'anno 2014 e 2015. Per gli altri sindaci che - rispondendo all'appello del governo - hanno chiesto finanziamenti o lo sblocco del patto per interventi che inizieranno nel 2015, si aprirà una nuova possibilità con il prossimo Dpef (il documento programmatico di economia e finanza) e con i mutui in fase di attivazione con oneri a totale carico dello Stato.

 

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