Detrazioni fiscali
immagine detrazioni fiscali del 55%12 giugno 2012

FederlegnoArredo e Uncsaal scrivono al Presidente del Consiglio Monti

 

 

 

 

 

 

 

 

Un 55% non stabilizzato o depotenziato, oltre a generare migliaia di chiusure di piccole e medie aziende ed una contestuale drammatica perdita di posti di lavoro, creerà un ulteriore buco nel bilancio dello Stato.

 

Le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, a zero investimenti pubblici, hanno la capacità di creare una domanda incrementale di 2.5 miliardi di euro all’anno, che implica un gettito fiscale incrementale (da IVA e reddito d’impresa) di almeno 600 milioni di euro all’anno.

 

 

FederlegnoArredo e Uncsaal, istanze rappresentative del comparto italiano dell’involucro edilizio, sono allarmate dai contenuti circolati sulla stampa che annunciano una diminuzione dell’aliquota di detrazione dal 55% al 50% e la proroga di soli sei mesi, ovvero fino al 30 giugno 2013.

Nel corso delle ultime settimane FederlegnoArredo e Uncsaal hanno più volte evidenziato come le detrazioni del 55%, oltre a rappresentare una delle leve più efficaci per produrre risultati in chiave di risparmio energetico, siano essenziali per la tenuta economica del comparto italiano dei serramenti, un settore industriale alle prese con una gravissima crisi che sta provocando la chiusura di centinaia di piccole e medie Aziende ed una conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro.

 

Ora le due Associazioni, attraverso una nota congiunta dei propri Uffici Studi Economici, focalizzano l’attenzione sul rapporto fra 55% ed entrate erariali, rapporto che non è stato considerato nella sua interezza dalle tabelle della Ragioneria dello Stato allegate alla bozza del decreto “Sviluppo”:

  1. Le detrazioni fiscali del 55%, a zero investimenti pubblici, hanno la capacità di creare una domanda incrementale di 2.5 miliardi di euro all’anno, che implicano un gettito fiscale incrementale (da IVA e reddito d’impresa) di almeno 600 milioni di euro all’anno.
  2. Le detrazioni fiscali del 55% inducono i privati ad effettuare investimenti che non farebbero in loro assenza.

 

La nota redatta dagli Uffici Studi Economici di FederlegnoArredo e di Uncsaal è stata inviata alla Presidenza del Consiglio e ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia e Finanze, unitamente all’auspicio dei Presidenti delle due Associazioni affinché le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici siano riconfermate con una aliquota al 55%, siano stabilizzate a medio termine, sia individuata la possibilità di modulazione delle rate di rimborso da 5 a 10 annualità e sia estesa l’applicabilità anche ai beni non strumentali.

 

 

Clicca qui scaricare la nota degli Uffici Studi Economici FederlegnoArredo e Uncsaal

 

Clicca qui scaricare la lettera dei Presidenti FederlegnoArredo e Uncsaal al Presidente del Consiglio

 

 

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